LA LINGUA ITALIANA COME PROSPETTIVA DI INTEGRAZIONE

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All’interno delle nostre comunità di accoglienza i richiedenti asilo arrivano da situazioni culturali, linguistiche e sociali molto diverse l’uno dall’altra.
Alcuni di loro sono facilitati/e nell’apprendere la lingua italiana grazie alla somiglianza sintattica della loro lingua di provenienza, ma la maggior parte di loro pur non essendo abituati alla lettura, alla scrittura e allo studio in genere si sforzano di imparare nel meglio di modi la lingua, ottenendo con il tempo risultati incoraggianti che evidenziano non solo la volontà di imparare una lingua nuova, ma anche quella di integrarsi all’interno di un nuovo contesto di molto differente da quello di appartenenza.

Partendo dall’idea che il primo passo per l’integrazione passa dalla conoscenza della lingua, in questo caso quella italiana, nei centri di accoglienza CPS non si può prescindere dall’insegnamento della lingua stessa, legata ad attività di alfabetizzazione, di responsabilità civica, nonché ad altri interventi di tipo socio - educativo.

Migliorare gli stili di comunicazione, di interazione e di organizzazione di ogni richiedente asilo, in modo da porre le basi nel processo di integrazione di ciascun individuo, e diminuire la possibilità di emarginazione, diviene uno degli obiettivi della nostra cooperativa; il tutto all’interno di un progetto socio - assistenziale di aiuto e sostegno.

In tal modo, l’obiettivo delle nostre lezioni socio - linguistiche diviene non solo quello di promuovere un’attività di prima alfabetizzazione, in parlato e scritto, insegnando le regole base della grammatica italiana e insegnando a formulare frasi semplici, finalizzate a interagire in modo funzionale con persone autoctone, ma anche quello di promuovere uno stile relazionale di tipo assertivo, piuttosto che passivo o aggressivo, promuovendo uno stile di pianificazione efficace, che orienti i richiedenti a organizzare le proprie giornate (con conseguente organizzazione dei propri impegni), e, in ottica futura, rispetto ad attività sociali e lavorative.

Da un punto di vista pratico, le lezioni hanno una durata di circa 2 ore, svolte per una cadenza di tre-quattro giorni a settimana in ogni centro di accoglienza CPS, e sempre con controllo delle presenze. Una volta alla settimana avviene la revisione dei contenuti, con la discussione dei temi presentati, mentre una volta si svolge un’esercitazione scritta o orale. L’esposizione è aiutata dalla presenza di illustrazioni e della lavagna, in modo da essere adatta ad un target anche non alfabetizzato.

Ogni 3 mesi si svolgono dei test, per verificare l’avvenuto apprendimento di quanto trattato, e subito dopo si svolge la consegna dei diplomi di merito e di frequenza scolastica.

Qui sotto si riporta una composizione in italiano scritta da una richiedente asilo, Camerunense, la quale ha prodotto appunto un breve testo in italiano (prima della consegna dei diplomi), in cui parla di sé stessa, delle sue aspirazioni e dei suoi progetti di vita. 

lettera camerunense

 Andrea Coluccia - Esperto in Psicologia, insegnante.